Parrocchia di Venera


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ANNO B

PREGHIAMO SEMPRE


I^ domenica Avvento

Signore, non amo attendere.
Non amo attendere in fila il mio turno.
Non amo attendere prima di giudicare.
Non amo attendere il momento buono.
Non amo attendere un giorno ancora.
Non amo attendere perché non ho tempo
e non vivo che nell'istante. D'altronde,
tu lo sai bene, tutto è fatto per evitarmi
l'attesa: gli abbonamenti ai mezzi di
trasporto e i self-service, le vendite
a credito e i distributori automatici,
i negozi sempre aperti e gli acquisti fatti
con il cellulare, i computer, la TV e le radio
attive tutto il giorno. Non ho bisogno di
attendere le notizie: sono loro a precedermi.
Ma tu, Dio, tu hai scelto di farti attendere
il tempo di tutto un Avvento. Perché tu hai
fatto dell'attesa lo spazio della conversione,
il faccia a faccia con ciò che è nascosto,
il passare che non è perdita, ma incontro.
L'attesa, soltanto l'attesa ci chiedi,
l'intimità con l'attesa che è in noi,
perché solo l'attesa desta l'attenzione
e solo l'attenzione è capace di amare.


(Tratta da: Jean Debruyrnne)




II^ domenica Avvento

Signore Gesù, vieni accanto a noi!
Come un pastore buono,
prendici in braccio e consolaci.
Parla al nostro cuore,
e scaccia da noi la paura
di camminare sulle tue strade.
Aiutaci a non trattenere per noi
i doni della tua bontà,
ma a trafficarli generosamente,
per colmare i vuoti
dell'indifferenza
ed eliminare gli inciampi
dell'egoismo.
Signore Gesù,
aiutaci a vivere
nella santità della condotta
e nella preghiera,
affinché la misericordia e la verità,
la giustizia e la pace
si incontrino
anche nella nostra vita.


(Tonino Lasconi)



III^ domenica Avvento

Signore, accetto di tacere
per sentire ciò che non è udibile.
Accetto di fare silenzio
per ascoltare una voce
che non sia la mia soltanto.
Accetto di non sapere
per accogliere un messaggio
misterioso della vita.
Ecco, con pazienza sto in ascolto:
vieni, Signore della vita,
perché io viva la vita per intero;
vieni, Dio della felicità,
perché io gusti per intero la felicità;
vieni, Dio della speranza,
perché io lotti con speranza
per la vita e la felicità di ogni creatura;
vieni, Dio della meraviglia
e della certezza, ma insieme
poni nel cuore di ciascuno
la consapevolezza che felicità
è vivere alla tua presenza. Amen.




IV^ domenica Avvento

Vergine dell'Annunciazione,
rendici, ti preghiamo,
beati nella speranza,
insegnaci la vigilanza del cuore,
l'amore premuroso della sposa,
la perseveranza dell'attesa,
la fortezza della croce.
Dilata il nostro spirito
perché nella trepidazione
dell'incontro definitivo
troviamo il coraggio di rinunciare
ai nostri piccoli orizzonti
per anticipare, in noi e negli altri,
la tenera e intima familiarità di Dio.
Ottienici, Madre, la gioia di gridare
con tutta la nostra vita:
"Vieni, Signore Gesù,
vieni, Signore che sei risorto,
vieni nel tuo giorno senza tramonto
per mostrarci finalmente
e per sempre il tuo volto".


(Carlo Maria Martini)



Festa della Santa Famiglia

La nostra casa e la nostra
famiglia, Signore, sia salda,
perché fondata su di te,
che sei la roccia;
luminosa, perché illuminata
da te, che sei la luce;
serena perché guardata
da te, che sei la gioia;
silente, perché governata
da te, che sei la pace;
ospitale, perché abitata
da te, che sei l'amore.
Nessuno, Signore,
venga alla nostra casa
e alla nostra famiglia
senza esservi accolto;
nessuno, vi pianga
senza esservi consolato;
nessuno vi ritorni senza
ritrovarti nella preghiera,
nell'amore e nella pace.


(Tratta da: Mons. Claudio Civetti)




II^ domenica di Natale

Natale sei tu, quando decidi di nascere
di nuovo ogni giorno e lasciare entrare
Dio nella tua anima. La campana di Natale
sei tu quando chiami, inviti e cerchi di unire.
La luce di Natale sei tu quando illumini
con la tua vita il cammino degli altri.
Gli angeli di Natale sei tu quando canti
al mondo un messaggio di pace, di giustizia
e amore. La stella di Natale sei tu quando
conduci qualcuno ad incontrare Gesù.
I re magi sei tu quando dai il meglio che hai
senza guardare a chi lo dai. La musica
di Natale sei tu quando conquisti l'armonia
dentro di te. Gli auguri di Natale sei tu
quando sei un vero amico e fratello per
gli altri, perdoni e ristabilisci la pace intorno.
La notte di Natale sei tu quando umile
e cosciente ricevi nel silenzio di ogni giorno
il Salvatore del mondo, senza rumori
né grandi celebrazioni. Natale sei tu,
sorriso di confidenza e tenerezza nella pace
interiore di un Natale perenne che stabilisce
il regno dentro di te. Un buon Natale
a tutti coloro che assomigliano al Natale.


(Tratta da: Papa Francesco)


Battesimo del Signore Gesù

Signore, ti preghiamo per tutti i bambini
del mondo. Sono nati nuovi e puri
come una pagina tutta bianca.
Nessuno vi scarabocchi sopra:
non i compagni, non la scuola,
non gli adulti, non la televisione...
Sono nati col viso pieno d'anima.
Nessuno rubi loro il sorriso.
Sono nati originali, unici, irripetibili.
Fa' che conservino sempre
la loro mente libera per pensare
e il loro cuore buono per amare.
Sono nati pieni di voglia di vivere.
Fa' che non perdano mai la grinta
per attaccare la vita e non subirla.
Sono nati tutti aperti a Te. Nessuno
li allontani dalla strada che porta a Te,
nessuno rubi loro la bussola per cercarti.
Sono nati preziosi. Perché più figli
tuoi che nostri. Custodiscili, Signore,
e amali come sai amare Tu, Padre nostro
che sei nei cieli e in terra vivi nel cuore
nuovo di ogni bimbo che doni al mondo.


(Tratta da: Suor Giustina)




II^ domenica Tempo Ordinario

Signore, so che io sono creato per fare
e per essere qualcuno per cui nessun
altro è creato. Io occupo un posto mio
nei consigli di Dio, nel mondo di Dio:
un posto da nessun altro occupato.
Poco importa che io sia ricco o povero,
disprezzato o stimato dagli uomini:
Tu, Signore, mi conosci e mi chiami
per nome. E mi hai affidato un lavoro
che non hai affidato a nessun altro.
Io ho la mia missione e in qualche
modo sono utile al tuo intento,
tanto necessario al posto mio,
quanto un arcangelo al suo.
Signore, so che non mi hai creato
inutilmente, ma per fare del bene,
per continuare insieme la tua opera.
Così sarò un angelo di pace, un
predicatore della verità, un costruttore
di giustizia nel posto che mi hai
assegnato anche senza che io lo sappia,
purché io segua i tuoi comandamenti,
Signore, e ti serva nella mia vocazione.

(Tratta da: John Henry Newman)


III^ domenica Tempo Ordinario

Aprimi, o Signore, il sentiero della vita
e guidami sulle strade dei tuoi desideri;
insegnami i paesi della tua dimora
e fa risplendere ai miei occhi la meta
delle mie fatiche. Dammi di capire
la bellezza delle cose e le parole
che tu esprimi a mio insegnamento
dalle profondità di essa.
La mia preghiera, il mio lavoro,
tutta la mia vita, siano espressioni
di riconoscenza verso di te.
Concedimi di capire gli uomini
che incontro sul mio cammino
e il dolore che nascondono.
Dammi il dono della vera amicizia
e della vera allegria; fammi cordiale,
attento, puro, magnanimo, misericordioso.
Lontano da te e dalle tue vie, fammi sentire
l'inutilità del tutto, il silenzio e la sordità
delle cose e il desiderio della tua casa.
A questa casa dammi di poter giungere
dove tu, per tutti i Santi, sei
bellezza vera, luce increata,
amore pieno, riposo perfetto.





IV^ domenica Tempo Ordinario

Signore, se penso perché sono nato,
tu sei la risposta più bella, perché
mi dici: "sei nato perché ti amo".
Signore, se mi chiedo dove sono
nato, tu sei la risposta più dolce,
perché mi dici: "eri nel mio cuore,
e sempre ci resterai".
Signore, se penso dove finirà
la mia vita, ancora tu sei la risposta
più serena, perché mi dici:
"riposando vivrai nel mio amore".
Signore, ora penso come vivere
la mia vita e, pensa un po',
tu sei la risposta più sicura,
perché ti dico: "tu sei con me,
perciò non ho nessuna paura
di vivere ogni cosa con te".
Signore, parlami sempre,
ogni giorno di più, perché io
ogni giorno di più ti ami.


(Tratta da: Fr. Dario Rossetti)




V^ domenica Tempo Ordinario

Maria, Madre di Dio e Madre nostra,
non lasciarci soli nel nostro cammino,
ma vieni in nostro aiuto
nelle situazioni che ora viviamo.
Nessuno di quelli
che si sono rivolti a te
è rimasto deluso e senza risposta.
Vergine Maria, presenta
con il tuo amore di Madre,
la nostra preghiera al Signore
perché ci renda capaci di affidarci
sempre, con totale fiducia
ai suoi disegni di salvezza
e di impegnarci ogni giorno
per trasformare il mondo
della salute, della malattia
e della sofferenza,
in una scuola di nuova umanità,
di relazione fraterna e di aiuto,
di amore, di salute piena
e di speranza. Amen.


(Preghiera per la Giornata mondiale del malato)




VI^ domenica Tempo Ordinario

C'è lo sguardo di chi giudica,
la parola che critica,
c'è l'ambizione di arrivare,
il bisogno di sicurezze...
Ma tu, mio Dio,
sei solo Amore!
E questo cambia tutto!
Tu vieni ad ogni istante
a cambiare il mondo:
insegnaci i gesti
che salvano, donaci
di saperci scambiare
la dolcezza del tuo sguardo,
la pazienza del tuo cuore...
Insegnaci ad entrare
nella pace del silenzio,
nella tenerezza
dell'accoglienza, nel
sogno di misericordia
del Padre. Amen.


I^ domenica Quaresima

Ecco il tempo opportuno.
Questo è il tempo del deserto,
o Signore. Anche noi con te,
siamo attratti verso le dune del
silenzio, per riscoprire l'orizzonte
del nostro mondo interiore
e spezzare il pane della Parola,
che sazia la nostra fame
e dona vigore nei giorni di lotta.
Questo è il tempo del pane spezzato
sulla stessa mensa con altri fratelli,
come viatico che fortifica
la nostra coscienza di figli.
Questo è il tempo del tuo perdono
nella gioia di una libertà ritrovata
sui ruderi delle nostre schiavitù.
Donaci, o Signore, di non sciupare
i giorni di luce che tu dipani per noi:
liberaci dalla febbre dell'evasione
per tuffarci nella limpida corrente
della tua grazia che rigenera
e ci fa essere creature pasquali.


(Enrico Masseroni)





II^ domenica Quaresima

Dio grande e meraviglioso, molte volte,
nelle nostre preghiere, abbiamo detto:
"Ascoltaci, Signore", senza esserci
prima chiesti se noi abbiamo ascoltato
te, se siamo stati in sintonia

con le tue parole, con i tuoi silenzi.
Vogliamo che tu porga l'orecchio alla
nostra supplica, senza preoccuparci
di correggere la nostra sordità,
la durezza del nostro cuore.
Interpreta tu, Padre, la nostra povera
preghiera; ed ogni volta che ci senti
ripetere: "Ascoltaci, Signore",
sappi che intendiamo dirti: apri il nostro
orecchio ad ascoltare la tua voce,
apri i nostri occhi a vedere te ovunque,
apri le nostre labbra per lodarti
e ringraziarti. Donaci un cuore
che ascolta te, Padre di misericordia,
con il Figlio e lo Spirito d'amore.
Ascolta Dio, e perdona!

(Tratta da: Bernard Häring)




III^ domenica Quaresima

Signore ti ringrazio, perché
mi fai capire che anche l'uomo adulto
ha bisogno del Padre.
Signore ti benedico, perché mi fai toccare
con mano che l'uomo, senza la tua grazia,
rimarrà sempre lupo contro l'altro uomo.
Signore ti rendo grazie, per ogni volta
che, mostrandomi i veri valori della vita,
sgonfi il peso dei miei insuccessi.
Signore ti ringrazio, per tutte le volte che
vedi la mia solitudine e mandi il tuo Spirito
consolatore per farmi uscire dall'angoscia.
Signore ti benedico, perché so che
mi sostieni nei fallimenti, ricordandomi
che chi possiede te, possiede tutto.
Signore ti rendo grazie, perché mi rialzi
dopo ogni caduta. Signore ti lodo,
per quando la paura del dolore mi fa
rifugiare nelle tue braccia paterne.
Signore ti lodo, per quando infine
colmerai il buco della mia morte
riempiendolo della tua vita eterna.


(Tratta da: Raffaele Mezza)





IV^ domenica Quaresima

O Signore misericordioso, tu non ci hai
respinto quando ti abbiamo invocato
nel dolore, ma sei venuto a salvare
il tuo popolo nell'ora della redenzione;
sei re e liberi i prigionieri,
sei medico e guarisci i malati,
sei pastore e rintracci gli erranti,
per chi dispera, sei via della speranza.
Contro di te abbiamo peccato, Signore,
chiediamo un perdono che non meritiamo.
Tendi la mano a noi che siamo caduti,
tu che al ladro pentito apristi il paradiso.
La vita nostra sospira nell'angoscia,
ma non si corregge il nostro agire.
Se aspetti, non ci pentiamo; se punisci,
non resistiamo. Signore, se ti sdegnerai
contro di noi, chi verrà in nostro aiuto?
Chi avrà pietà delle nostre miserie?
Hai chiamato a conversione la cananea
e il pubblicano, hai accolto le lacrime di Pietro;
accogli pietoso anche il nostro pentimento
e salvaci, Gesù, salvatore del mondo.


(Tratta da: Liturgia ambrosiana)



V^ domenica Quaresima

Signore Gesù, tante volte ho guardato
il crocifisso, spogliato di tutto, privato
della dignità, del successo, senza vita.
Ti ho guardato, crocifisso, e mi è sembrato
che la tua mano si sia allungata verso la mia,
come per tirarmi su sulla croce, con te.
E ho avvertito una dolcezza e un calore
infiniti. Tirandomi verso te, sulla croce,
tu o Gesù non mi vuoi inchiodare
o far morire, ma mi vuoi donare la vita
e la libertà. Tu, o crocifisso, sei per me
simbolo di una liberazione totale e suprema.
Grazie, Signore, perché dandomi la tua
mano e tirandomi su con te sulla croce
tu mi doni la possibilità di liberarmi da tutto
ciò che mi rende schiavo e che distrugge
la mia felicità. Fisso il Crocifisso.
E più lo guardo, e più mi sento orgoglioso
di essere amato da un Dio così speciale.
Grazie, Signore! Tu sulla croce mi hai
conquistato dandomi la prova
più grande del tuo amore. Amen.


(Tratta da: Don Angelo Saporiti)





Domenica delle Palme

Ti chiediamo, Signore Gesù,
di guidarci in questo cammino
verso Gerusalemme e la Pasqua.
Ciascuno di noi intuisce che tu,
andando in questo modo a Gerusalemme,
porti in te un grande mistero,
che svela il senso della nostra vita,
delle nostre fatiche e della nostra morte,
ma insieme il senso della nostra gioia
e il significato del nostro cammino umano.
Donaci di verificare sui tuoi passi
i nostri passi di ogni giorno.
Concedici di capire, in questa settimana
che stiamo iniziando, come tu ci hai
accolto con amore, fino a morire per noi,
donandoti per la salvezza di tutto il mondo.
Solo allora potremo vivere
nel tuo mistero di morte e di risurrezione,
mistero che ci consente di andare
per le strade del mondo non più come
viandanti senza luce e senza speranza,
ma come uomini e donne liberati
della libertà dei figli di Dio.


(Tratta da: Carlo Maria Martini)




Domenica di Pasqua

Danzate, ovunque voi siate, dice Dio,
perché io sono il Signore della danza:
io guiderò la danza di tutti voi.
Dovunque voi siate, io guiderò
la danza di tutti voi. Io danzavo
il primo mattino dell'universo,
io danzavo circondato dalla luna,
dalle stelle e dal sole, disceso
dal cielo danzavo sulla terra e
sono venuto al mondo a Betlemme.
Io danzavo il giorno di sabato,
io ho guarito il paralitico,
la gente diceva che era vergogna.
Mi hanno sferzato, mi hanno lasciato
nudo e mi hanno appeso ben in alto
su una croce per morirvi.
Essi hanno voluto sopprimermi, ma io
sono balzato ancora più in alto perché
io sono la Vita che non può morire:
e io vivrò in voi e voi vivrete in me
perché io sono, dice Dio,
il Signore della danza.


(Tratta da: Sidney Carter)




II^ domenica di Pasqua

Signore, Tu non ci hai lasciati orfani,
soli e sperduti, abbandonati
alla complessità delle vicende umane.
No, non siamo in balia del potente
o del maestro di turno, privi della
capacità di valutare e decidere,
di distinguere, capire e scegliere.
Tu ci hai fatto dono del tuo Spirito:
è lui l'anima segreta della nostra esistenza,
il fuoco acceso nel nostro petto,
il coraggio che vince tante paure, la forza
che emerge dalle nostre debolezze e fragilità.
Ma perché il tuo dono divenga operante
in noi, tu ci chiedi di abbandonarci
con fiducia alla tua volontà, al tuo disegno.
Ci domandi di amarti, non a parole,
ma con i fatti, non nei momenti magici
in cui tutto sembra sorriderci,
ma nell'oscurità della vita quotidiana,
nella trama usuale dei giorni,
nella fatica e nel sacrificio, nell'attesa
e nel dolore, nelle pene e nelle gioie.
E allora il nostro amore, nelle sue modeste
dimensioni, sperimenterà il tuo amore
smisurato e quello del Padre.



III^ Domenica di Pasqua

Signore, riversa nei nostri cuori il dono
della tua grazia e della tua pace,
affinché, in questo mondo malato
di tristezza e di angoscia, la nostra vita
sia luminosa testimonianza di fede,
di speranza e di amore. Fa' che,
rigenerati dal Battesimo, cooperiamo
fedelmente all'opera di evangelizzazione,
affrontando con serena fortezza la lotta
contro le forze del male che ancora
insidiano l'uomo seminando odio
e divisione. Sull'esempio degli apostoli,
rendici fieri di soffrire per il Vangelo,
vivendo sulla terra con il cuore sempre
proteso al Cielo. Non permettere
che ci lasciamo afferrare dalla paura.
Infondici l'ardore del tuo Spirito
per aderire a te, e con te dare la vita,
in forza di quell'amore più grande
che abbraccia ogni creatura. Amen.


(Tratta da: Anna Maria Canopi)




IV^ domenica di Pasqua

Signore Gesù, che hai pregato
il Padre invocando per i tuoi discepoli
"che siano una cosa sola",
guarda ai nostri gruppi, alle nostre
parrocchie e alle nostre famiglie.
Donaci la grazia di comprendere
il valore dell'unità tra noi;
infondici la forza per affrontare
e vincere gli ostacoli
e le difficoltà della comunione;
regalaci il gusto per condividere
i nostri cammini di fede, le nostre
esperienze di preghiera e carità,
le nostre iniziative e attività,
i nostri pensieri e progetti,
le nostre paure e speranze,
i momenti tristi e quelli allegri.
Solo così ci renderemo credibili e
potremo coerentemente annunciare
al mondo il valore inestimabile
dell'intimità con te. Amen.




V^ Domenica di Pasqua

Cristo, Signore del dono senza
contraccambio, illumina le nostre
giornate. Nel vuoto di questo mondo
che passa, apri il nostro cuore
al tuo amore. Sì, insegnaci ad ascoltare
nella gioia dell'adorazione. Ci vuoi
felici, concedici di renderti grazie!
Cristo, tu sei il capo e la vite,
noi le membra e i tralci. Il tuo Spirito
ci irrighi, perché portiamo frutto.
Sii benedetto per tante vocazioni
al servizio, che giungono, per grazia
e amore, fino ai limiti dell'impossibile.
Ricevi la lode del tuo popolo,
a gran prezzo salvato dal peccato.
Ricevi la lode dei risorti, che vanno
verso la tua dimora. Cristo, solo nella
lode possiamo riconoscere questo mondo
che passa, e il regno di gloria che viene,
per chiamarci alla gioia senza fine.

(Tratta da: Pierre Griolet)




VI^ domenica di Pasqua

Signore Dio, come desidero vederti!
Ma non voglio amare il collega
antipatico e arrivista, l'amico petulante
e possessivo, il vicino chiassoso.
Voglio vederti, ma non sopporto gli zingari,

e ce l'ho con gli extracomunitari
che vengono a rubarci il lavoro.
Signore Dio, io amo te. Tu non sei
invadente, né possessivo o tirannico;
non sei petulante né chiassoso;
non sei arrogante, né fastidioso.
Tu sei perfetto. Tu non mi dai nessun
fastidio. Signore Dio, davvero per vederti,
devo amare anche la gente fastidiosa
e sgradevole? Non potresti farti vedere
nell'alba e nel tramonto, nei mari e nelle
vette dei monti, o almeno nei volti dei belli
e dei simpatici? No. Ti posso vedere
soltanto amando anche la gente noiosa.
Signore Dio, come sei strano!


(Tratta da: Tonino Lasconi)




Ascensione del Signore

Signore Gesù, Tu ci chiami a metterci in cammino
per seguire le Tue orme. Orme a volte stanche,
ma sicure. Quieta i nostri cuori con la Tua Parola.
Dacci più fede, Signore, e il coraggio di saper
osare anche quando tutto intorno a noi frena
gli slanci dell'annuncio. Signore, Ti ringraziamo
di averci scelti e averci dato fiducia.
Manda ancora, Signore, uomini e donne che
abbandonano tutto per mettersi in cammino
verso terre sconosciute. Molti versano
il loro sangue sui passi dei lieti annunzi.
Ti preghiamo per loro, Signore.
Dà anche a noi lo stesso coraggio.
Signore Gesù, compagno del nostro cammino,
metti in noi l'impazienza per allungare il passo
e raggiungere i solitari della strada.
Accompagna i passi dei "pescatori di uomini"
che hanno scelto di condividere il pane duro
dei poveri della Terra. Infine, Signore nostro Dio,
facci annunciatori di pace, là dove tutto parla
di vendetta e di odio, di guerra e di violenza.
Siano le nostre vite a parlare, sicuri
che nulla è impossibile con Te e per Te.


(Tratta da: Fra' Antonino M. Clemenza)




Festa di Pentecoste

Vieni, Spirito Santo, a portare l'Acqua
della vita, Gesù Cristo, Morto e Risorto,
per trasformare i deserti della terra
in giardini di giustizia e di pace. Allora
ogni sete sarà colmata e uomini e donne,
strappati alla morte, canteranno di gioia.
Vieni, Spirito Santo, a portare la Luce
del mondo, Gesù Cristo, Morto e Risorto,
per rischiarare le tenebre in cui siamo immersi,
per scrutare i nostri cuori e rivelarci il mistero
dell'Amore, che risana e risuscita, che solleva
e da' forza. Allora ogni notte scomparirà
e uomini e donne, immersi nel tuo fulgore,
grideranno ovunque di felicità.
Vieni, Spirito Santo, a portare il Fuoco
eterno, Gesù Cristo, Morto e Risorto,
per accendere le nostre lampade e farle
brillare di speranza, per incendiare anche
gli animi più freddi ed egoisti e renderli
ardenti di carità. Allora ogni cattiveria,
violenza e vendetta verranno frantumate
e uomini e donne, divenuti fratelli e sorelle,
faranno divampare il loro rendimento di grazie.

(Tratta da: Roberto Laurita)




Santissima Trinità

O Trinità beata,
Padre, Figlio e Spirito santo,
che ti manifesti nel mondo come
Dio dell'incontro e della comunione,
noi ti adoriamo, ti benediciamo
e ti riconosciamo presente e operante
nell'oggi della nostra storia.
Innestati in te, aiutaci a mantenere vivo
il desiderio di stare insieme gli uni con
gli altri, di intessere con tutti relazioni
sempre più profonde e durature,
per promuovere la pace e la giustizia,
il rispetto della vita e il bene della creazione.
Fa' che diventiamo più umani, misericordiosi
e solidali, senza dimenticarci quelli di casa,
le persone che incontriamo sul lavoro,
gli amici del tempo libero. O Trinità santa,
sii tu la dimora di ogni cuore semplice e
sguardo trasparente, di ogni intelligenza
aperta e coscienza illuminata, per realizzare
il tuo sogno: fare dell'intera umanità
un'unica famiglia. A te la nostra lode
ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

(Tratta da: Suor Nadia Bonaldo)




Festa del Corpus Domini

Cristo, oggi sono in cerca di pane,
il mio pane quotidiano,
quello che serve per la fame di oggi,
per passare di là oggi,
per avere la forza di remare
sotto la tempesta di oggi.
Il pane che non ha profumo
se non di sudore,
il pane che non ha gusto,
se non di vita,
il pane che fa stare in piedi,
che serve a camminare,
a remare, a vangare,
a combattere con fede,
a morire in pace.
..."in principio era la Parola"
e la parola è il pane quotidiano
per ogni uomo che viene al mondo.
Cristo, oggi sono in cerca di pane,
il Pane di Vita eterna
che sei Tu presente in me.

(Tratta da: Don Primo Mazzolari)




XI^ domenica Tempo Ordinario

Chiamato ad annunciare la tua Parola,
aiutami, Signore, a vivere di Te,
e ad essere strumento della tua pace.
Assistimi con la tua luce, e rendimi
un testimone credibile del Vangelo.
Toccami il cuore perché io abbia
a pensare come Te, ad amare la gente
come Te, a giudicare la storia come Te.
Infondi in me una grande passione
per la Verità, salvami dalla presunzione
di sapere tutto, dall'arroganza
di chi non ammette dubbi; dalla durezza
di chi non tollera ritardi; dal rigore
di chi non perdona debolezze;
dall'ipocrisia di chi salva i principi
e uccide le persone. Trasportami,
dal Tabor della contemplazione,
alla pianura dell'impegno quotidiano.
E se l'azione inaridirà la mia vita,
riconducimi sulla montagna del silenzio.
Allora, il mio cuore riposerà in Te,
e il mio sguardo missionario arriverà
più facilmente agli estremi confini della terra.


(Tratta da: Tonino Bello)




XII^ domenica Tempo Ordinario

Sì, siamo contenti, Signore, quando l'ala
di un angelo ci discopre il celeste orizzonte,
che la prova, tempesta della vita,
ci aveva bruscamente annientato.
Siamo
contenti, Signore, perché il tuo amore
si mostra, in quei momenti, così onnipotente
che la nostra anima è in adorazione
ed esaltazione fino al silenzio.
Che passi, Signore, la prova
che ci attanaglia l'anima fino all'agonia;
ma non tramonti no, mai, quella splendida
tua figura luminosa nella notte nera,
quando, nel deserto del tutto, tu solo
sei fiorito per noi, e, nel silenzio di ogni cosa,
tu solo hai parlato e, nell'assenza d'ognuno,
tu solo ci hai fatto compagnia, ripetendoci
soavemente le verità che non debbono
affievolirsi nella nostra anima: che qui

siamo di passaggio e il luogo dell'arrivo
è un altro; che tutti sono ombra e tu solo
la realtà e la vita. Che passi la prova, Signore,
ma tu non passare e chiudici, incantati
dal dolore, nel cuore della Trinità. Amen.

(Tratta da: Chiara Lubich)



XIII^ domenica Tempo Ordinario

Signore, accogli le preghiere e i lamenti
di coloro che soffrono e di quanti
si adoperano per alleviarne il dolore.
Tu che hai percorso la via del calvario
e hai trasformato la croce in segno
di amore e di speranza, conforta
coloro che sono afflitti, soli e sfiduciati.
Dona loro: la pazienza sufficiente
per sopportare le lunghe attese,
il coraggio necessario per affrontare
le avversità, la fiducia per credere
in ciò che è possibile, la saggezza
per accettare ciò che è rimasto irrisolto,
la fede per confidare nella tua Provvidenza.
Benedici le mani, le menti e i cuori
dei medici e degli operatori sanitari,
perché siano presenze umane
e strumenti della tua vicinanza.
Benedici quanti nelle nostre comunità
si adoperano per accompagnare
i malati ad accogliere la profezia
della vulnerabilità umana e il mistero
del dolore. Guidaci, Signore della vita,
a fidarci di Te e ad affidarci a Te. Amen.



XIV^ domenica Tempo Ordinario

Signore, ti aspettavamo più grande
e sei venuto nella normalità degli uomini
più comuni, nella semplicità di una famiglia,
nel calore e nella fatica dell'amicizia quotidiana.
Ti aspettavamo a un'ora gloriosa
e sei venuto nel silenzio della notte,
nel tempo del lavoro senza frutti,
nel giorno della prova più pesante.
Ti aspettavamo potente come un re
e sei venuto uomo, fragile come noi,
amato nei momenti belli e festosi,
abbandonato, incompreso e offeso,
quando chiedi giustizia e misericordia.
Ti aspettavamo in un altro modo
e sei venuto così, semplicemente.
Quasi non possiamo riconoscerti, così uomo.
Avevamo le nostre idee su di te, e tu vieni
rompendo tutto ciò che avevamo previsto.
Donaci la fede per credere in te e riconoscerti
così, come vieni. Rendi forte la nostra speranza
per fidarci di te, con la semplicità con cui tu
vieni a noi, ogni momento. Insegnaci
ad amare come ami tu, che essendo forte
ti sei fatto debole, per essere la nostra forza
ogni giorno e nei secoli dei secoli. Amen.



XV^ domenica Tempo Ordinario

Signore, mi hai fatto conoscere
ad amici che non conoscevo.
Mi hai fatto sedere in case che
non erano la mia. Mi hai portato vicino
il lontano, e reso l'estraneo un fratello.
In fondo al cuore mi sento a disagio
quando abbandono l'abituale rifugio;
scordo che il vecchio abita nel nuovo,
e là tu stesso hai dimora.
Attraverso la nascita e la morte,
in questo oppure in altri mondi,
ovunque mi conduci, sei tu, lo stesso,
unico compagno della mia vita
senza fine, che unisci con legami di gioia
il mio cuore a ciò che non è familiare.
Se conosco Te nessuno mi sarà estraneo,
non vi sarà porta chiusa, né legami.
Esaudisci la mia preghiera: ch'io
non perda mai la carezza dell'uno
nel gioco dei molti.

(Tratta da: Rabindranath Tagore)




XVI^ domenica Tempo Ordinario

Santa Maria, donna del riposo, donaci
il gusto della domenica. Facci riscoprire
la gioia antica di fermarci sul sagrato
della chiesa, e conversare con gli amici
senza guardare l'orologio. Frena le nostre
sfibranti tabelle di marcia. Tienici lontani
dall'agitazione di chi è in lotta perenne
col tempo. Liberaci dall'affanno delle cose.
Persuadici che fermarsi sotto la tenda,
per ripensare la rotta, vale molto di più
che coprire logoranti percorsi senza traguardo.
Ma, soprattutto, facci capire che se il segreto
del riposo fisico sta nelle pause e ferie che
ci concediamo, il segreto della pace interiore
sta nel saper perdere tempo con Dio.
Lui ne perde tanto con noi… E se al termine
del nostro andare dissennato, non troviamo
altri guanciali per poggiare il capo, offrici la
tua spalla su cui placare la nostra stanchezza,
e dormire finalmente in pace tranquilli.

(Tratta da: Tonino Bello)




XVII^ domenica Tempo Ordinario

Signore, donami anche oggi
la forza per credere, per sperare,
per amare. Non lasciarmi
a metà strada invischiato nelle
mille cose che non mi bastano più.
Lascia che mi fermi anch'io
ogni giorno ad ascoltarti
per riprendere poi il cammino
lungo le strade che mi dai
da percorrere. Liberami perciò
da tutto ciò che mi appare
indispensabile e non lo è,
da ciò che credo necessario
e invece è solo superfluo,
da ciò che mi riempie
e mi gonfia ma non mi sazia,
mi bagna le labbra
ma non mi disseta il cuore.
Sì, lo so che tu vuoi farlo,
ma aiutami a lasciartelo
fare sempre, subito!




XVIII^ domenica Tempo Ordinario

Un pezzo di pane mangiato in fretta mi ha fatto
pensare a te, Signore. Tu che del pane hai fatto
il segno e lo strumento della tua presenza vera
in mezzo a noi! Un pane silenzioso e anche un po'...
ingombrante! In tasca non ci stava, dovevo
per forza tenerlo in mano, infarinandomi le dita.
Un pane per camminare, un pane per resistere,
un pane per sostenere il silenzio e per farmi
pregare. Un pane che non si può buttare,
questo lo sanno tutti! Va condiviso e mangiato!
Il pane mi ha portato a te, Signore, a te
che sei compagno silenzioso del cammino.
A te che a volte sei ingombrante, sembri
avere delle pretese da me e mi fai protestare.
A te che accetti di essere mangiato in quel tuo
offrirti ogni giorno. Perdona la mia fretta, Signore,
la mia avidità, come la mia superficialità.
Insegnami il tuo stile. Del pane donami la bontà,
l'umiltà, la disponibilità a lasciarmi spezzare
in infinita pazienza, con speranza certa
che la carità rimane per sempre
e dona al mondo nuova bellezza.

(Tratta da: Don Andrea Ferraroni)



XIX^ domenica Tempo Ordinario

Signore, grazie per il pane, il vento, la terra
e l'acqua. Grazie per la musica e per il silenzio.
Grazie per il miracolo di ogni nuovo giorno.
Grazie per i gesti e le parole di tenerezza.
Grazie per le risate e per i sorrisi.
Grazie per tutto ciò che mi aiuta a vivere,
nonostante le sofferenze e lo sconforto.
Grazie a tutti quelli che amo e che mi amano.
E che questi mille ringraziamenti
si trasformino in un'immensa azione di grazie
quando mi rivolgo a te, Signore,
fonte di ogni grazia e roccia della mia vita.
Grazie per il tuo amore senza confini.
Grazie per il pane dell'Eucarestia.
Grazie per la pace che viene da te.
Grazie per la libertà che tu ci dai.
Con i miei fratelli io proclamo la tua lode
per la nostra vita che è nelle tue mani
e per le nostre anime che ti sono affidate.
Per i favori di cui tu ci inondi e che
non sempre sappiamo riconoscere.
Dio buono e misericordioso, che
il tuo nome sia benedetto, sempre.



XX^ domenica Tempo Ordinario

Padre, dammi il dono più bello, più grande,
più prezioso che possiedi: Gesù!
Quando sono ammalato, dammi Gesù,
perché egli è la Salute. Quando mi sento
triste, dammi Gesù, perché egli è la Gioia.
Quando mi sento debole, dammi Gesù,
perché egli è la Forza. Quando mi sento
solo, dammi Gesù, perché egli è l'Amico.
Quando mi sento legato, dammi Gesù,
perché egli è la Libertà. Quando sono
scoraggiato, dammi Gesù, perché
egli è la Speranza. Quando mi sento
nelle tenebre, dammi Gesù, perché egli
è la Luce. Quando mi sento peccatore,
dammi Gesù, perché egli è il Salvatore.
Quando ho bisogno d'amore, dammi Gesù,
perché egli è l'Amore. Quando ho bisogno
di pane, dammi Gesù, perché egli
è il Pane di Vita. Padre, a qualsiasi
mia richiesta, per qualsiasi mio bisogno,
rispondi con una sola parola,
la tua parola eterna: Gesù!

(Tratta da: Don Serafino Falvo)



XXI^ domenica Tempo Ordinario

Vorrei salire molto in alto, Signore, sopra
la mia città, sopra il mondo, sopra il tempo.
Vorrei purificare il mio sguardo e avere
i tuoi occhi. Vedrei allora l'universo,
'umanità, la storia, come li vede il Padre.
Vedrei la bella, eterna idea d'amore del
tuo Padre che si realizza progressivamente:
tutto ricapitolare in te, le cose del cielo
e della terra. E vedrei che, oggi come ieri,
i minimi particolari che vi partecipano,
ogni uomo al suo posto, ogni gruppo
ed ogni oggetto. Vedrei la minima particella
di materia e il più piccolo palpito di vita;
l'amore e l'odio, il peccato e la grazia.
Commosso, comprenderei che dinanzi a me
si svolge la grande avventura d'amore
iniziata all'alba del mondo. Comprenderei
che tutto è unito insieme, che tutto
non è che un minimo movimento
di tutta l'umanità e di tutto l'universo
verso la Trinità, in te e per te, Signore.

(Tratta da: Michel Quoist)




XXII^ domenica Tempo Ordinario

Insegnami ad ascoltare, mio Dio,
chi sta accanto a me, la mia famiglia,
i miei amici, i miei colleghi. Aiutami
a capire che, per quante parole
io possa udire, il messaggio è:
"Accoglimi come persona. Ascolta me".
Insegnami ad ascoltare, o Dio premuroso,
i lontani, il bisbiglio dei senza speranza,
il lamento dei dimenticati, il grido degli
angosciati. Insegnami ad ascoltare,
o Dio, mia Madre, la Vergine Maria
che sollecita mi guida verso Te.
Aiutami ad avere meno paura,
a fidarmi del suo esempio, che risuona
nella preghiera unita di tutta la Chiesa.
Insegnami ad ascoltare, Santo Spirito,
la tua voce, nell'attività e nella noia,
nella sicurezza e nel dubbio, nel rumore
e nel silenzio. Insegnami ad ascoltare
Te, Gesù, e a mettere in pratica
le tue parole, che sono Via, Verità e Vita.

(Tratta da: Ruth McLean)



XXIII^ domenica Tempo Ordinario

Maria, Madre di Dio e Madre nostra,
non lasciarci soli nel nostro cammino,
ma vieni in nostro aiuto nelle situazioni
che ora viviamo. Nessuno di quelli
che si sono rivolti a te è rimasto deluso
e senza risposta. Presenta, con il tuo
amore di Madre, la nostra preghiera
al Signore, perché ci renda capaci
di affidarci sempre, con totale fiducia,
ai suoi disegni di salvezza e di impegnarci
ogni giorno per trasformare il mondo
della famiglia e del lavoro,
del divertimento e dell'impegno,
della salute e della malattia,
dell'incontro e della solitudine,
in una scuola di nuova umanità,
di relazione fraterna e di aiuto,
di gioia e di amore, di perdono
e comprensione, di pazienza
e incoraggiamento per ciascuno.
Aiutaci, Madre, a essere veri
figli di Dio e fratelli tra di noi.



XXIV^ domenica Tempo Ordinario

Signore, la malattia ha bussato
alla mia porta; mi ha sradicato
dalle mie consuetudini e dal mio lavoro,
mi ha trapiantato in un altro mondo:
il mondo dei malati. E' un'esperienza
dura, una realtà difficile da accettare.
Eppure mi ha tolto da tante illusioni;
mi ha fatto toccare con mano,
più delle parole,la fragilità
e la precarietà della vita.
Ho scoperto cosa vuol dire dipendere,
aver bisogno di tutto e di tutti.
Ho provato la solitudine e l'angoscia,
ma anche l'affetto e le premure di tanti.
Signore, anche se è difficile ti dico:
"Sia fatta la tua volontà in cielo
e in terra". Ti prego, benedici i miei cari
e chi mi assiste. Se vuoi, dona
a chi soffre la guarigione. Ho fiducia
in te, Signore, Padre dei viventi.

(Preghiera nella malattia)



XXV^ domenica Tempo Ordinario

Signore, sono una piccola candela
accesa dal tuo soffio d'amore: fa' che io
sia sempre luce per chi è nelle tenebre,
fa' che il vento delle cose del mondo
non si abbatta mai sulla mia piccola
fiammella, per essere un segnale
di luce per chi è lontano dal tuo regno.
Signore, fa', che io non mi risparmi mai,
quando mi si chiede di donare nel tuo nome,
donami la capacità di andare incontro
ai fratelli che ti ignorano, che ignorano
la dolcezza del tuo amore, donami
la stessa tua capacità di attendere che
anche l'ultimo uomo dell'ultima terra
abitata possa conoscere la dolcezza
del tuo nome santo. E che tutti
gli invitati alle nozze non disertino
il banchetto, dove tu, Signore, ti fai
pane, vino, carne e sangue in virtù
del tuo amore senza tramonto. Amen.

(Tratta da: Anna Marinelli)



XXVI^ domenica Tempo Ordinario

Signore, benedici i tuoi figli che
desiderano solo servirti servendo
quelli che tu hai loro affidato.
Effondi su di noi il tuo Spirito
perché possiamo farlo traboccare
attorno a noi con abbondanza.
Tienici uniti nella nostra diversità:
non così uniti da spegnere la diversità,
non così diversi da soffocare l'unità.
Compi in noi il miracolo della tua
unità d'amore: tu Uno nella sostanza
eppure trino nella relazione personale.
Donaci la tua fecondità di Padre,
la tua donazione di Figlio, la tua
effusione di Spirito, perché il mondo
creda che tu ci hai mandato e perché
ci sia dato di amarlo e rigenerarlo,
vivendo nel tuo amore fecondo.
Benedici questa terra già benedetta e
donaci di essere per essa una benedizione,
come lo furono i santi, gli apostoli,
Maria, e tutti i nostri padri nella fede.

(Tratta da: Don Andrea Santoro, missionario
ucciso in Turchia il 5 febbraio 2006)



XXVII^ domenica Tempo Ordinario

Credo nella famiglia, o Signore:
quella che è uscita dal tuo disegno
creativo, fondata sulla roccia
dell'amore eterno e fecondo;
dimora tra noi, tu l'hai voluta come
culla della vita. Credo nella famiglia,
o Signore: anche quando nella nostra
casa entra l'ombra della croce, quando
l'amore perde il fascino originario,
quando tutto diventa arduo e pesante.
Credo nella famiglia, o Signore:
come segno luminoso di speranza
in mezzo alle crisi del nostro tempo;
come sorgente di amore e di vita,
come contrappeso alle molte
aggressioni di egoismo e di morte.
Credo nella famiglia, o Signore:
come la mia strada verso
la piena realizzazione umana,
come la mia chiamata alla santità,
come mia missione per trasformare
il mondo a immagine del tuo Regno.


(Enrico Masseroni)





XXVIII^ domenica Tempo Ordinario

Rendimi, Signore mio Dio, obbediente
senza ripugnanza, povero senza rammarico,
casto senza presunzione, paziente senza
mormorazione, umile senza finzione, giocondo
senza dissipazione, austero senza tristezza,
prudente senza fastidio, generoso senza
vanità, timoroso senza sfiducia, veritiero
senza doppiezza, benefico senza arroganza.
Donami, o Signore, un cuore vigile che
nessun pensiero facile allontani da te,
un cuore nobile che nessun attaccamento
ambiguo degradi, un cuore retto che
nessuna intenzione equivoca possa
sviare, un cuore fermo che resista
ad ogni avversità, un cuore libero
che nessuna violenza possa soggiogare.
Concedimi, Signore mio Dio, un'intelligenza
che ti conosca, una volontà che ti cerchi,
una sapienza che ti trovi, una vita
che ti piaccia, una perseveranza
che ti attenda con fiducia, una fiducia
che, alla fine, ti possegga.


(Tratta da: San Tommaso d'Aquino)




XXIX^ domenica Tempo Ordinario

Signore, non so cosa
domandarti. Tu però, conosci
le mie necessità perché
tu mi ami più di me stesso.
Concedi a me, tuo servo,
quanto non so chiederti.
Io non oso domandarti
né croci né consolazioni.
Rimango solo in veglia davanti
a te: tu vedi ciò che ignoro.
Agisci secondo la tua misericordia!
Se vuoi, colpiscimi e guariscimi,
atterrami e rialzami. Io continuerò
ad adorare la tua volontà e
davanti a te starò in silenzio.
A te mi consegno interamente:
non ho desideri, voglio solo
che si compia il tuo volere.
Insegnami a pregare, anzi,
prega tu stesso in me!


(Filerete di Mosca)





XXX^ domenica Tempo Ordinario

Guidami, luce amabile,
tra l'oscurità che mi avvolge.
Guidami innanzi, oscura
è la notte, lontano sono
da casa. Dove mi condurrai?
Non te lo chiedo, o Signore!
So che la tua potenza
m'ha conservato al sicuro
da tanto tempo, e so che ora
mi condurrai ancora, sia pure
attraverso rocce e precipizi,
sia pure attraverso montagne
e deserti sino a quando
sarà finita la notte.
Non è sempre stato così:
non ho sempre pregato
perché tu mi guidassi!
Ho amato scegliere da me
il sentiero, ma ora
tu guidami, Signore!


(John Henry Newman)




Festa di Tutti i Santi

Signore, siano beati coloro
che guardano con simpatia
e pazienza alla mia età anziana.
Beati quelli che comprendono
il mio camminare stanco.
Beati quelli che stringono
con calore le mie mani tremanti.
Beati quelli che si interessano
della mia lontana giovinezza.
Beati quelli che non si stancano
di ascoltare i miei discorsi
già tante volte ripetuti.
Beati quelli che comprendono
il mio bisogno d'affetto.
Beati quelli che si ricordano
della mia solitudine. Beati quelli
che mi sono accanto nella sofferenza.
Beati quelli che rallegrano
gli ultimi giorni della mia vita.
Beati quelli che mi sono vicini
nel momento del passaggio.
Quando entrerò nella vita senza fine
mi ricorderò di loro presso il Signore Gesù.


(Tratta da: Cantico di un anziano)





XXXII^ domenica Tempo Ordinario

Ricevi, o Signore, le nostre paure
e trasformale in fiducia.
Ricevi la nostra sofferenza,
e trasformala in crescita.
Ricevi le nostre crisi,
e trasformale in maturità.
Ricevi le nostre lacrime,
e trasformale in preghiera.
Ricevi il nostro scoraggiamento,
trasformalo in fede.
Ricevi la nostra solitudine,
e trasformala in contemplazione.
Ricevi le nostre attese,
e trasformale in speranza.
Ricevi il nostro poco,
e trasformalo in donazione.
Ricevi le nostre cadute,
e trasformale in conversione.
Ricevi la nostra morte,
e trasformala in risurrezione.

(Tratta da: A. Ganube)





XXXIII^ domenica Tempo Ordinario

LA MISERICORDIA DI DIO

Sono venuto da te, Padre…
Non ero solo sul ponte
della morte, tuo Figlio Gesù
mi è venuto incontro.
Mi ha donato il suo Spirito.
Mi aspettavo la resa dei conti,
ero pronto a rispondere a mille
quesiti, a dare mille giustificazioni.
Il giudizio è durato un istante.
Mi hai chiesto: "Nella tua vita
hai amato?". Ho risposto
con verità: "No, Signore!".
Ma lo Spirito mi ha suggerito
una frase: l'ho ripetuta a te,
completando la mia:
"Ma mi sono lasciato amare
da Te!". Mi hai sorriso,
poi hai detto a Gesù
di condurmi nella tua casa.





Solennità di Cristo Re

Come vorrei che tu venissi tardi, per avere
ancora tempo di annunciare il lieto annuncio
e di portare la tua gioia agli altri.
Come vorrei che tu venissi presto,
per conoscere subito, alla fonte,
il calore della tua divina carità.
Come vorrei che tu venissi tardi,
per poter costruire nell'attesa, un regno
di solidarietà e di attenzione ai poveri.
Come vorrei che tu venissi presto,
per essere subito in comunione
piena e definitiva con te.
Come vorrei che tu venissi tardi,
per poter purificare nell'ascesi,
la mia povera esistenza.
Come vorrei che tu venissi presto,
per essere accolto, peccatore,
nella tua infinita misericordia.
Signore, non so quello che voglio,
ma di una cosa sono certo:
il meglio è la tua volontà.
Aiutami ad essere pronto a compiere
in qualsiasi tempo e situazione
la tua volontà d'amore per noi, adesso
e al tempo della mia morte. Amen.




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